Il legame tra terreno, vigna e agricoltore è stato la fonte di ispirazione del progetto: la cantina infatti, così come il prodotto che ne scaturisce, sorge lentamente dal terreno collinare che la avvolge.
Mentre la produzione avviene nella porzione più nascosta del complesso, in un fabbricato in cemento completamente interrato che cela la sua sagoma ai visitatori e che risulta ottimale per la lavorazione del prodotto poiché riduce al minimo gli sbalzi di temperatura, l’elemento che caratterizza la cantina è il padiglione espositivo, realizzato in legno prefabbricato e rivestito con listelli di larice grezzo, il quale emerge dall’intorno con forme decise che accompagnano lo sguardo verso le vigne. I due volumi comunicano attraverso una scala interna, in un percorso emozionale che inizia nelle fresche cantine per poi giungere ai confortevoli ambienti in legno, studiati per degustare i prodotti locali e affacciati sull’ambiente circostante.
La soluzione tecnologica si basa su pacchetti costruttivi altamente performanti, sia da un punto di vista energetico che di ecocompatibilità, mentre, dal punto di vista impiantistico, un innovativo impianto fotovoltaico a inseguimento solare denominato Smartflower, con la particolare forma a fiore, garantisce il basso impatto energetico dell’edificio. È stata installata inoltre una centrale termica alimentata a biomassa, che utilizza gli scarti della lavorazione della vigna per produrre calore, massimizzando l’ecosostenibilità dell’edificio.
Progettisti: arch. Mauro Piantoni – Studio Mauro Piantoni Architetto; ing. Stefano Vitaletti, arch. Filippo Loiodice