Villa unifamiliare a West Cork
È sicuramente vero che una casa dalla forma semplice e compatta è più semplice da progettare e costruire in standard passivo rispetto a un edificio dai volumi più complessi ed eterogenei e ciò contribuisce ad alimentare, tutt’oggi, l’idea che un fabbricato passivo debba essere un cubo compatto e impermeabile. Tuttavia negli ultimi anni si è assistito alla realizzazione di edifici sempre più articolati, come ad esempio questa casa irlandese progettata dallo studio Wain Morehead Architects; Kilkilleen House – questo il nome dell’abitazione – è la prova che, se gli edifici sono concepiti da progettisti capaci e attenti al dettaglio, allora lo standard passivo non rappresenta un limite, bensì diventa l’ispirazione per l’espressione architettonica.
Situata su un elevato sito costiero che si affaccia sulla Roaring Water Bay, nella contea di Cork, Kilkilleen House è diventata parte integrante del territorio, richiamandone la sua topografia ed enfatizzandone i panorami sul mare e sull’entroterra con i suoi volumi che, come pieghe del suolo, si sovrappongono creando sporti, terrazze, balconi e patii che senza soluzione di continuità scorrono tra interno ed esterno grazie alle ampie vetrate a tutta altezza.
Dopo aver oltrepassato il vecchio cottage del 19° secolo restaurato, si accede da est all’abitazione, attraverso un grande atrio caratterizzato da una scala centrale che distribuisce con discrezione le stanze di servizio e accessorie e la camera per gli ospiti sul lato nord dell’edificio e la cucina e l’area living a sud-ovest; queste ultime, pensate in funzione delle viste panoramiche sopra la baia, si aprono all’esterno su un terrazzo più basso, su uno stagno riflettente e su giardini informali che si dissolvono nel paesaggio.
La zona notte è sistemata al primo piano ed è distribuita attorno a un secondo soggiorno che si distende su un tetto giardino riparato, da cui godere della vista della baia; la camera padronale si contraddistingue per l’ampia finestra cielo-terra rivolta a mezzogiorno, che riprende il senso di trasparenza del piano sottostante.
L’attenzione alla sostenibilità si ritrova non solo nelle strategie progettuali che hanno fatto di questa abitazione una Passivhaus, ma anche nella scelta dei materiali, in particolare nelle finiture, che utilizzano il bambù per le opere di carpenteria, le pedate dei gradini e il corrimano della scala, gli armadi costruiti in opera, i pavimenti interni e quelli del terrazzo esterno.
Inoltre, il bambù, dal punto di vista dell’impronta di carbonio, aggiunge valore al progetto, che proprio per questo è stato premiato con un encomio speciale ai Wood Awards Ireland 2016 nella categoria “Innovazione”. (…)
→ l’articolo continua nel numero 23 di azero