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Lug

L’illuminazione artificiale negli edifici nZEB

Le tecnologie per l’illuminazione artificiale hanno condizionato il modo di vivere all’interno degli edifici nel corso di tutta la storia. Negli edifici antichi l’illuminazione è stata affidata esclusivamente al fuoco (di legna, torce, candele, lampade a olio). Con la rivoluzione industriale la tecnologia ha rivoluzionato la società (con l’energia del carbone, le macchine a vapore e, di pari passo, lo sviluppo della stampa) ed è cambiato il modo di utilizzare gli edifici grazie all’avvento dell’illuminazione artificiale a gas (affermatasi dapprima negli spazi pubblici, poi nelle abitazioni private), il miglioramento dell’illuminazione naturale con l’uso del vetro per le finestre e un graduale miglioramento dei sistemi di riscaldamento.

Nel ‘900 si è verificata una seconda rivoluzione industriale basata sull’avvento del motore a combustione interna e dell’energia elettrica, che ha plasmato la società dei consumi attraverso i mezzi di comunicazione e di trasposto moderni. La vita si è spostata sempre di più all’interno degli edifici, utilizzando la tecnologia per creare un ambiente ideale senza vincoli stagionali (grazie ai sistemi di riscaldamento e condizionamento). L’illuminazione elettrica ha reso gli orari della società indipendenti rispetto a quelli della natura.

Una terza rivoluzione è in corso, caratterizzata dalla ricerca di sostenibilità ambientale, generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili e la diffusione delle tecnologie dell’informazione, dalla domotica alle smart grid. L’edificio a energia quasi zero (nZEB) riassume queste nuove sfide tecnologiche: l’energia  rinnovabile prodotta localmente, l’accumulo di energia, le interfacce uomo-macchina sempre più evolute e l’“intelligenza distribuita” dell’internet of things.

Il comfort termico in un edificio a energia quasi zero si può ottenere con una varietà di tecnologie che toccano l’isolamento e la capacità termica dell’involucro edilizio, la ventilazione e la distribuzione del calore. Numerose tecnologie per l’accumulo e il controllo del calore sono disponibili e si possono utilizzare diverse fonti energetiche rinnovabili. Al contrario, per l’illuminazione, le opzioni tecnologiche sono limitate. La luce naturale può essere utilizzata progettando opportunamente le aperture e le schermature solari (per limitare abbagliamento e carichi termici estivi) ma non può essere “accumulata” – salvo l’uso di rivestimenti fluorescenti per illuminazione di sicurezza. Per l’illuminazione artificiale, l’unico vettore energetico disponibile è l’energia elettrica, la quale offre diverse possibilità di accumulo che incidono notevolmente sui costi…

⇒ l’approfondimento continua sul numero 14 di azero