Edificio pubblico in Olanda
Questo scintillante edificio bianco, all’apparenza di nuova costruzione, è in realtà la vecchia stazione di polizia di Leeuwarden, capoluogo della regione olandese della Frisia, risalente agli anni ‘70 e realizzata, come molti edifici in tutta Europa di quel periodo, con uno scarso strato isolante e molti ponti termici.
Oggi l’edificio, rinnovato nella qualità e nella funzione, costituisce il più grande edificio per uffici, riqualificato e certificato Passivhaus, dei Paesi Bassi e ospita una fondazione che protegge le ragazze tra i 15 e i 23 anni vittime di abusi e violenze.
All’interno, 1.600 m² di superficie sono dedicati, al piano terra, a uffici, sale riunioni e sale per i trattamenti. Nei due piani superiori, invece, si distribuiscono le 48 stanze per le ospiti del centro di accoglienza, suddivise in 6 unità residenziali.
La struttura portante in c.a. era originariamente posta all’esterno, bene in vista e i ponti termici che si creavano tra la struttura e il tamponamento avevano l’effetto di “risucchiare” l’aria fredda esterna verso l’interno, con conseguente elevato dispendio energetico.
Mantenendo la struttura portante e, di fatto, la forma della vecchia stazione di polizia (che comunque risultava compatta e pertanto adatta allo standard passivo), si è risolto il problema delle perdite energetiche rivestendo completamente – e abbondantemente – l’edificio con un tamponamento la cui sezione esterna raggiunge uno spessore fino a oltre 95 cm.
Completano il progetto energetico l’installazione di un impianto solare per la produzione dell’acqua calda sanitaria, collocato sulla copertura, nonché la realizzazione di un tetto verde al primo piano che, oltre alla funzione coibente, funge da vero e proprio giardino interno per le ragazze che, accolte nel centro di Leeuwarden, non possono ancora lasciare l’edificio.
foto | Gerard Van Beek
⇒ l’articolo continua sul numero 5 di azero